Catechesi Battesimale

Ultima modifica: Giovedì, 15 Novembre 2018 20:59
Scritto da don Gregorio

I genitori sono pregati di contattare il parroco almeno due - tre mesi prima, per potersi preparare per tempo.

La preparazione avviene in due incontri il martedì alle 21 (per le date si prega di contattare il parroco).

  

pdf doc SACRAMENTO DEL BATTESIMO (dal Catechismo della Chiesa Cattolica)

Lettera in preparazione al battesimo per Genitori,

 

“I genitori, questi avventurieri del nostro secolo” (Ch.Peguy)

1/ A voi genitori e figli, un saluto dalla nostra parrocchia e dalla Chiesa di Roma

Cari genitori,

avendo trasmesso la vita ai vostri figli, avete dato corpo alla speranza . Non è certo perché siete dei veggenti e prevedete il futuro che siete stati sicuri di garantire il bene per il domani dei vostri figli. E' perché sapete che Dio garantisce il senso e la bellezza della vita umana , qualunque cosa avverrà, che vi è stato possibile divenire genitori. 
Un versetto biblico dice: “Il cuore del re è un canale d'acqua ”. E' stupefacente nella sua verità! Il vostro cuore di educatori non è la fonte dell'acqua, è, invece, un canale attraverso il quale l'acqua che sgorga altrove, arriva fino ai figli. La vita e la fede che trasmettiamo sono nostre, ma lo sono perché sono a noi arrivate da altri, nate dalla creazione del mondo e dalla decisione di Gesù di volere ed amare la Chiesa perché ne facessimo parte. 
Noi vogliamo sostenere la fatica della vostra vocazione di genitori. Una delle più grandi difficoltà educative è l'indifferenza che a volte si crea nei rapporti tra la famiglia, la scuola e la parrocchia, tre luoghi decisivi nella maturazione della personalità. La parrocchia desideraconfermarvi nella vostra altissima missione e accompagnarvi con la sua presenza. La catechesi da parte di una coppia di sposi e genitori, e del sacerdote, è un piccolo segno di questa attenzione e della disponibilità di tutta la chiesa verso di voi. 
  
Cari ragazzi e bambini, fratelli e sorelle dei battezzandi, non disprezzate mai la vostra identità di “figli”. Nessun uomo può nascere in questa terra, se non come figlio. Vivere vuol dire essere figlio. Con la vita arriva a voi un dono che vi precede. Il Battesimo vi conferma che non siete solo figli di un amore umano, ma che siete voluti dall'eternità da Dio stesso e che nessuna delle vostre vite è nata per uno scherzo del destino. Abbiate in voi il sentimento della gratitudine, senza la quale mai avrete pace nei cuori . 
Vedendo i vostri genitori, i vostri nonni ed incontrando preti e suore non abbiate mai paura di domandarvi: “ A chi vorrei assomigliare? ” A volte potrà sembrarvi più facile riempire la vita di mille piccole distrazioni e pensare che esse bastino per il domani. Scoprirete che non è così, che ogni uomo ha una vocazione nata dal cuore stesso di Dio. Se crescerete nell'amore, comprenderete sempre più che Dio ha fatto la vita perché arrivi ad una donazione piena, totale, non più rinviata all'infinito. Così è avvenuto nella vita dei vostri genitori e dei vostri sacerdoti. Quella definitività che vi spaventa è ciò che amerete, è la fecondità dell'essere uomini e cristiani. 
Noi vogliamo accompagnarvi negli anni nella scoperta della vostra strada, della vostra vocazione, perché arriviate a compiere quei passi che sono come un filo rosso che unifica ed armonizza tutta la vita. Vincete l'egocentrismo, il riferire tutto a voi, per scoprire la presenza del Vangelo donato a voi, perché lo doniate ad altri ! La vita di gruppo, la celebrazione dell'Eucarestia, la disponibilità al servizio e la condivisione con gli altri come anche gli spazi del silenzio, della riflessione, della lettura e della preghiera, che anche questo anno vi proponiamo “dilateranno il vostro cuore”, come dice la Scrittura.

2/ Orientamenti per la celebrazione del Battesimo dei bambini

E' per noi una gioia grandissima celebrare il battesimo dei vostri figli, da poco nati. 
Potete chiedere il battesimo se, consapevoli di questo grande dono di Dio, siete decisi ad essere responsabili dell'educazione cristianadei vostri figli. Senza questa decisione da parte degli adulti la richiesta del battesimo per un bimbo sarebbe senza fondamento. La presenza dei piccoli da educare ci ricorda quanto sia banale l'affermazione che la fede è un fatto privato del cuore e della coscienza, perché è proprio attraverso i segni e le parole che noi trasmettiamo loro il vangelo di Gesù che a noi è stato donato. 
Molti dei mali della nostra società, lo vediamo bene, derivano proprio dall'incoerenza nella vita pubblica, nella realtà delle relazioni affettive e del lavoro di ciò che ci è stato trasmesso dal Signore. Senza un contesto di relazioni, di parole, di segni, di scelte, di atteggiamenti nessuna vera educazione e trasmissione di valori è possibile. 
Le famiglie che chiedono di celebrare il battesimo dei loro bambini sono invitate a vivere insieme sia gli incontri di preparazione, sia la celebrazione stessa del battesimo. Questa convergenza di più famiglie è già di per sè il segno che il battesimo (come ogni sacramento) è un evento ecclesiale . Noi siamo salvati nella Chiesa e attraverso di essa e siamo invitati a riscoprire che, essendo noi Chiesa, la nostra vita produce testimonianza o allontana gli altri dall'incontro col vangelo. I bambini ricevono nel battesimo la figliolanza di Dio e l'appartenenza alla Chiesa e divengono, in Cristo, fratelli e sorelle gli uni degli altri. 
Questo provoca anche la comunità parrocchiale a coinvolgersi in questo grande evento che avviene al suo interno e la riguarda. 
Ricordiamo che l'antica consuetudine della Chiesa invita a scegliere nomi cristiani per i figli e invita ad affidare i bambini alla preghiera del santo di cui la creatura porterà il nome. Questo darà anche la bella responsabilità di far conoscere al bambino la storia del santo con il nome del quale anche lui è chiamato.  
Tre incontri serviranno a comprendere e a preparare la celebrazione. 
I padrini e le madrine devono essere scelti tra le persone care alla famiglia che sono cristiani convinti e praticanti . Non basta, cioè, che abbiano ricevuto il sacramento della cresima e che siano sposati con il sacramento del matrimonio cristiano, ma bisogna che vivano con autenticità la fede cristiana e partecipino alla vita della chiesa, altrimenti non potrebbero aiutare i genitori ad educare i figli in una completa esperienza della fede. Di tutto questo il padrino e la madrina danno testimonianza al parroco della parrocchia che frequentano e che redige il documento di idoneità dei padrini , un cartoncino che sarà consegnato a noi prima del battesimo. 
Talvolta le famiglie chiedono di poter rimanere in parrocchia dopo il battesimo per fare festa in una sala con i parenti e gli amici. Nella misura del possibile siamo disponibili ad accogliere questa richiesta. Per questo è necessario rivolgersi nell’ufficio parrocchiale.
Abituati a spese di qualunque tipo, in occasione del battesimo, a volte ci sentiamo rivolgere dai genitori la domanda: “Cosa dobbiamo per il battesimo?” Questo esprime la mentalità che i sacramenti debbano essere pagati, mentre essi sono il segno della assoluta gratuità dell'amore di Dio. Vorremmo, invece, che la tradizione di un offerta alla parrocchia, in occasione dei sacramenti, riscoprisse le sue motivazioni. Il condividere il denaro (e il tempo) con la parrocchia, con la chiesa, con i poveri non è momento opzionale, eccezionale della vita cristiana. E', piuttosto, l'ordinario. Noi ci sentiamo obbligati dal vangelo a chiedervi di essere generosi nei vostri doni , ma non li chiediamo per noi, ma per la nostra parrocchia. Scegliete voi a chi fare dono per i bisogni dell'evangelizzazione, dell'educazione cristiana, per l'aiuto ai poveri e alle missioni. 
Vi ricordiamo che il più grande dono che potete fare a voi ed ai vostri bambini è quello di confessarvi . A volte sono tanti anni che non si ha il coraggio di farlo, ma nel cuore c'è il desiderio di una novità di vita. I vostri figli possono essere l'occasione di questo passo atteso da voi e dal Signore. 
Come dovete festeggiare, in futuro, il compleanno e l'onomastico dei vostri figli, così diventi per voi abituale anche la festa dell'anniversario del battesimo. I bambini impareranno così pian piano che grande evento è avvenuto quel giorno e, attraverso le loro domande, potrete voi stessi, rispondendo, far comprendere loro cos'è il battesimo nella vita cristiana.

Il Padrino & la Madrina

 

Chi è il padrino e la madrina del Battesimo? 

Un Cristiano serio e contento di esserlo. Uno che ama la sua Chiesa e la frequenta, perché lì incontra Dio. Uno su cui si può contare. 

“Avete già scelto il padrino del battesimo per questo bimbo?” “Non ancora, reverendo. Ci aiuti a capire che deve fare un padrino”. 

La scelta del padrino o della madrina interpella una famiglia che domanda il Battesimo per il proprio bambino. La Chiesa vi domanda anzitutto di conoscere bene il Battesimo, quello straordinario regalo che chiedete per vostro figlio e se siete disposti a educarlo nella fede in Gesù. Educare un bambino ad amare Dio e ogni uomo, così come ci ama Dio. Un'avventura grande. Un'avventura in cui strategici sono i genitori e il loro esempio. Oggi e domani. Ma in cui non sono lasciati soli: tutti abbiamo bisogno di una cerchia di amici che ci aiutano a crescere bene i nostri figli, di un contesto che li incoraggi a fidarsi di Dio e ad essere forti e liberi nel bene. Ecco, il padrino rappresenta ed esprime in concreto amici così. Vi potrà aiutare con un consiglio, potrete contare su di lui quando —si sa vostro figlio ascolterà più volentieri figure al di là dei genitori. Potrà essere un esempio costante per la sua crescita. Vorremmo tutti, accanto a noi genitori, una risorsa così. Questa risorsa è il padrino e la mdarina. 

Questa figura ci ricorda che non si è cristiani per nascita (siamo tutti cristiani in famiglia: ovvio lo siano anche i nostri figli) ma per scelta e per cammino, compiuto in una famiglia più grande, quella della Chiesa. In questo compito il padrino non è tanto un maestro, né un sostituto dei genitori. Sarà un testimone. Cioè un esempio. 

“Reverendo, abbiamo scelto questo padrino anzitutto perché per noi è un concreto esempio di come si vive da cristiani. Sappiamo che non si sceglie il padrino/la madrina con il criterio degli obblighi familiari. Desideriamo piuttosto una persona che con il suo esempio incoraggi lui ad essere cristiano e noi genitori a continuare ad educare i nostri ragazzi alla fede in Gesu”. 

Così potrebbe continuare il dialogo di due genitori con il loro parroco. Ecco il profilo del padrino: non un santo, uno perfetto, ma uno per cui il Vangelo non è una bella favola e che, fidandosi di Dio, cerca di viverlo trattando gli altri da fratelli. Uno a cui la Chiesa non è estranea, ma la frequenta — specialmente con l'Eucaristia — perché lì incontra Dio. Uno con le mille magagne di tutti noi, certo. Ma che ci prova ad essere cristiano. Seriamente e lietamente. 

La legge della Chiesa indica alcune caratteristiche (Codice di Diritto canonico, canone 874): 
* non è il padre o la madre del battezzando, 
* ha compiuto 16 anni, 
* è cattolico/a, ha ricevuto i Sacramenti dell'Eucaristia e della Cresima, 
* vive una vita conforme all'incarico di padrino/madrina, non è colpito da nessuna pena canonica e non vive in situazioni matrimoniali come quella di divorziato risposato, convivente, sposato solo civilmente. 

Queste caratteristiche non sono certo un giudizio sulla persona, sia chiaro. Significa semplicemente che lo stato di vita in cui si trovano, non è quello che la Chiesa indica come oggettivamente evangelico. Senza alcun giudizio soggettivo: per fortuna solo il Padre Eterno conosce il cuore di ciascuno. 

Dove indirizzare allora la scelta? 
Non solo nella ristretta cerchia familiare. Cercate ovunque ci sia un esempio concreto di vita cristiana che voi conoscete e che vi conosce. Un esempio così lo potete trovare anche tra il parentado più largo, gli amici, i conoscenti, i colleghi di lavoro. Anche tra i giovani o gli adulti che la vostra famiglia conosce nella comunità cristiana. Un domani potrà essere il padrino/madrina della cresima di vostro figlio, se vorrete: si vedrà così la continuità del suo cammino di fede. Ciò che conta, in ogni caso, è l'esempio di vita cristiana seria e lieta. 

Che bello per i genitori scegliere insieme una figura così: sarà un'altra lieta occasione per riconoscere che Dio bussa alla porta della vita della vostra famiglia. 

Buona ricerca!